Descrizione
- Bianco, rosso, giallo, celeste.
- 57
- max=12 cm; min=1 cm
- max=8 cm; min=2 cm
- Pellicola pittorica: 2 mm; Secondo strato : 7 mm circa; Terzo strato: 1,5 cm; Quarto strato: 5 mm conservati
- Gruppo composto da 57 frammenti coerenti di piccole e medie dimensioni, rinvenuto con la superficie pittorica capovolta, recuperato con l'utilizzo di Paraloid. I frammenti conservati permettono di ipotizzare l'articolazione di uno schema decorativo a pannelli. Si conserva parte di una doppia fascia di colore rosso che costituiva la cornice superiore del suddetto pannello. La fascia più spessa, conservata per una lunghezza di 20 cm, ha ampiezza di 2 cm, resa con una pennellata di rosso scuro. A circa 3 mm dal suo limite esterno vi era la seconda fascia, più sottile, di circa 2 mm di spessore. Anche questa conservava la stessa lunghezza. Dalla prima partiva, perpendicolarmente, un'altra fascia di 2 cm di ampiezza, anch'essa si conserva per una lunghezza di 8 cm. A circa 30 cm di distanza è conservata la fascia inferiore del pannello, conservata per circa 10 cm di lunghezza. Le fasce hanno un andamento leggermente irregolare e non seguono una linea perfettamente retta. In posizione centrale sono due elementi figurativi in colore giallo ocra che potrebbero essere identificati come due fiori, di 10 cm x 6 cm di dimensioni ciascuno. Si può ipotizzare dunque la presenza di un pannello a fasce rosse organizzato sulla parete nel senso della lunghezza, al centro del quale si inserivano elementi figurati, alternato a pannelli delimitati da fasce di colore celeste nella parte superiore e probabilmente inferiore. Non è possibile ricostruire la dimensione di questi ultimi. La pittura era opaca e non di ottima qualità poiché scompare facilmente. Nell'impasto del secondo strato preparatorio si notano inclusi di < di 2 mm.
- cf taberna 4, Casa di Diana (Ostia), Liedtke 2003, TAV.II, fig.3: datata a età severiana; cf volta dietro abside S. Giovanni in Laterano (Roma), De Bruyne 1968, 89-90, figg.5-6: datata a fine II d.C.; cf Caseggiato IV, II, 5 (Ostia), Falzone 2006, 126, 66: datata a fine II d.C.
- II-III d.C.
- Retro non ben visibile a causa del restauro. Probabilmente da mettere in relazione a gr.26-7 e 32.
- De Bruyne, L. (1968), L’importanza degli scavi Lateranensi per la cronologia delle prime pitture catacombali , in RAC 1968-1969 (= Miscellanea in onore di E. Josi III): 89-90. Città del Vaticano. Falzone, S. (2006), (a cura di), ), Le pitture delle Insulae (180-250 circa d. C.), in Scavi di Ostia XIV: 126. Roma. Liedtke, C. (2003), Nebenraumdekorationen des 2. und 3.Jahrhunderts in Italien: TAV:II. Berlin.
Dettagli del Record
- 43/44
-
VM_6099
- The number given to all fresco remains from 6098, so as to make the individual report on them clearer